Iniziamo con la salsa. Mettete in una padella il sake per cucinare, il mirin, la salsa di soia e lo zucchero. Potete variare le quantità a seconda del vostro gusto personale, poichè anche in Giappone ogni chef ha la sua salsa personalizzata.
Aggiungete l’amido di patate sciolto in acqua e scaldate il composto, facendo attenzione a non far bollire il tutto. Mescolate bene. L’amido di patate serve ad addensare la salsa, ma potete anche evitare di metterlo a seconda di come volete che risulti. Lasciate sul fuoco fino a che la salsa non si ridurrà e diventi densa e appiccicosa.
Togliete la salsa dal fuoco e mettetela da parte mentre preparate gli spiedini. Mettete a mollo gli spiedini di legno in acqua poco prima di usarli, in maniera tale da evitare che si brucino quando metterete la carne sul fuoco.
Assicuratevi di aver tagliato la carne in piccoli pezzi facili da mangiare, mentre i cipollotti dovranno avere una misura di circa 3cm di lunghezza. Alternate gli ingredienti sullo spiedino, in maniera tale da avere un mix adeguato di carne e verdure. Utilizzando un pennello da cucina, glassate gli spiedini con la vostra salsa per yakitori.
Il metodo tradizionale di cottura prevede l’utilizzo di una griglia alimentata con un carbone speciale proveniente dalla prefettura di Wakayama, denominato Binchotan. Ovviamente, poichè sarà abbastanza difficile reperirlo in Italia, potrà andare benissimo anche un normalissimo barbecue.
Girate spesso gli yakitori, in maniera tale da uniformare la cottura su tutti i lati. Aggiungete eventualmente altra salsa mentre li cucinate.
Una volta che la carne e le verdure sono cotte avranno un colore dorato e saranno quindi pronti da servire. Posizionateli su un piatto e cospargeteli con ancora un po’ di salsa yakitori. Potete aggiungere anche un po’ di shichimi togarashi, per dare un gusto piccante al tutto.